lunedì 25 luglio 2016

SISTEMA BANCARIO ITALIANO - CREDITI DETERIORATI - ANALISI E PROSPETTIVE.



 SISTEMA BANCARIO ITALIANO - CREDITI DETERIORATI - ANALISI E PROSPETTIVE
di Alberto Branchetti 

l sistemi Bancari sono meccanismi complessi; oggi si scrive e si parla molto di quello Italiano che risulterebbe essere in crisi.

La mia ricerca si basa sui dati  della BANCA d’ITALIA, CASSA DEPOSITI E PRESTITI e ABI,  rileva alcune criticità del sistema Bancario Italiano  cercando  “soluzioni”  innovative a medio e lungo termine.

Recentemente la Corte di Giustizia Europea si è pronunciata contro il ricorso promosso della Slovenia,  affermando che gli aiuti di Stato a Banche in dissesto finanziario possono essere esercitati ma solo dopo l’attuazione della procedura BAIL IN,  che prevede l’azzeramento del capitale degli azionisti e obbligazionisti subordinati e l’utilizzo dei depositi oltre 100.000 euro.

Per il salvataggio del MPS con i suoi 10 MLD netti di sofferenze, (come ben descritto nell’articolo di Alessandro Graziani sul Sole 24 Ore), il Fondo Atlante risulterebbe “inadeguato”, rendendo necessario l’intervento di Banche di livello Internazionale come Citigroup e JP Morgan. 

Addirittura si utilizzerebbe la cartolarizzazione (con i meccanismi di una BAD BANK), collocando “pacchetti”  di crediti che successivamente potrebbero creare perdite agli investitori ove non si realizzasse l’incasso previsto.

Si palesa  anche la possibilità che Atlante, possa acquistare  le sofferenze del MPS (10 MLD), valutandole il 30%,  ( 3MLD), dimenticandosi   che la valutazione delle sofferenze deve essere delegata ad un Ente esterno alla Banca,  che le certifichi e le suddivida in Senior – Junior – Mezzanine.  Con questa ipotetica operazione il fondo Atlante  nei fatti diverrebbe una BAD BANK vera e propria e “acquisirebbe problemi”  di difficile soluzione,  come ha dimostrato la BAD BANK costituita in Spagna.

Questo complicato meccanismo servirebbe soltanto per salvare il MPS e i suoi 10 MLD di sofferenze.  Pertanto, si  rileva   l’impossibilità del sistema Bancario a  risolvere i problemi con le sue sole  forse,   emerge l’inadeguatezza del fondo Atlante a non “sopportare” finanziariamente neppure  questa singola operazione.

1 - QUESITI:
·       come sarà possibile intervenire su 190 MLD  di SOFFERENZE? 
     Certamente,  come molti hanno osservato,  non si rende necessario un intervento immediato in tal senso, ma Basilea 3,  le cui  regole “restrittive” che entreranno in vigore nel 2016/17/18, metterà  i “conti”  davanti alla porta delle Banche.
·      Le sofferenze “indeboliscono”  le nostre Banche limitando anche l’erogazione del credito?
·       La capitalizzazione delle Banche ha subito perdite miliardarie dal -14.66% di Banca Mediolanum, -34.51% di Mediobanca, Intesa S. Paolo con – 45.25%, Carige -77.56% fino al  -81.7% del MPS?.

2 - ANALISI DELLE PRINCIPALI CRITICITÀ  DEL SISTEMA BANCARIO ITALIANO:
      ·         Eccessivo numero di Istituti Bancari  nr. 641 con 30.064 sportelli di cui S.p.A           soltanto 167 con 19.616 sportelli. (B. POP. 31 con 5773 sportelli, Banche Cred.       Coop 359 con 4421 sportelli)
·         Eccessivi crediti deteriorati
·         Istituti Bancari  “sottodimensionati” (molti a  carattere Provinciale)
·         Impossibilità di aumentare la raccolta
·         Mancata quotazione o impossibilità di quotarsi in Borsa
·         Mancanza di piani di sviluppo
·         Alti  costi di gestione
·         Diminuzione margini operativi
·         Impossibilità di alienare i crediti deteriorati per la necessità di non rilevare               perdite  nei bilanci che “eroderebbero” il capitale sociale.
·         Limitazione oggettiva di concessione del credito in relazione alle nuove regole         previste da Basilea 3 - 2016-17-18.

3 - CREDITI DETERIORATI -  Dati:  Banca d’Italia  marzo 2016  (in milioni di euro)
Impieghi  1.857.219
Depositi   1.433.788
Inadempienze probabili            125.181
Finanziamenti scaduti                11.943
Sofferenze                               196.032
Percentuale crediti deteriorati rispetto ai crediti concessi
Italia 17% - Spagna 7%  - Francia 4% - Germania 3%
Sofferenze rispetto ai crediti concessi in Italia 10%.

NOTE: da sottolineare l’enorme gap tra  i crediti deteriorati della Germania e la Francia rispetto all’Italia.

4 – SOFFERENZE SUDDIVISE PER FINANZIAMENTI EROGATI
FINANZIAMENTI  IN EURO
SOFFERENZE
(milioni di euro)
NUMERO
CLIENTI
AFFIDATI
DA 250  A 30.000
5.903
784.532
DA 30 A 75.000 EURO
7.079
160.673
DA 75 A 125.000 EURO
8.363
94.363
DA 125 A 250.000 EURO
18.913
121.671
DA 250 A 500.000 EURO
14.769
48.982
DA 500 A 1 MILIONE
15.824
26.260
DA 1 MILIONE A 2.5 MILIONI
26.015
19.587
DA 2.5 MILIONI A 5 MILIONI
22.121
7.455
DA 5 MILIONI A 25 MILIONI
42.249
5.254
OLTRE 25 MILIONI
21.987
565















NOTE: da questa tabella si comprende che le sofferenze da 250 euro a 125.000 euro sono 21.345 MLN di euro.
Le sofferenze da 125.000 euro fino a 1 milione di euro sono  49.506  MLN.
Le sofferenze da 1 milione di euro fino a oltre 25 milioni di euro  sono 112.372 MLN.
Quindi possiamo affermare, che oltre il 50% delle sofferenze è determinato dal mancato pagamento da parte di imprese che hanno avuto finanziamenti da oltre 1 milione
di euro.

5 – SOFFERENZE SUDDIVISE PER REGIONE
NOTE: le maggiori sofferenze si collocano  in Lombardia e  Veneto. Per motivi di varia natura sarebbero necessari approfondimenti in merito alle  sofferenze rilevate nel Lazio, Campania, Puglia e Sicilia.

6 - SOFFERENZE  - Dati  Banca d’Italia marzo 2016  (milioni di euro)

Sofferenze                      194.988 di cui
Società finanziarie              2.776
Società non finanziarie   133.185 di cui industria 33.780 -  edilizia 39.135 -  servizi 57.368
Famiglie produttrici             14.683
Consumatori                       32.200
NOTE: le aziende a “carattere familiare” o di piccole dimensioni incidono solamente per il 7.53%.

7- CREDITI DETERIORATI ANALISI   - Dati dicembre  2015 fonte: ABI  (in MLD di euro).

CREDITI DETERIORATI     360 MLD di euro equivalenti al 18.1% del totale dei crediti verso la clientela, SOFFERENZE 210 MLD equivalenti al 10.6% dei crediti complessivi.
tot. deteriorati         360 mld
- rettifiche               163 mld
esposizione netta   197 mld
di cui sofferenze     210 mld
- rettifiche               123 mld
esposizione netta     87 mld
SOFFERENZE  NETTE a fine maggio 2016 (fonte: ABI)  85MLD depurate dalle svalutazioni già effettuate dalle Banche con proprie risorse.
La globalizzazione e la crisi economica ha reso necessari cambiamenti nella gestione delle imprese artigianali, industriali e commerciali.

I sistemi Bancari  Europei ed in particolare quello Italiano non potranno sottrarsi in nessun modo a queste “mutazioni”,  si renderà necessaria una profonda ristrutturazione degli Istituti Bancari, l’utilizzo di nuovi sistemi tecnologici, l’offerta di nuovi prodotti, l’accesso ad un  parco clienti più vasto sia per la raccolta che per l’impiego.

La “strada”  ovvia ed immediata della  “fusione” tra Banche non potrà essere la soluzione al problema;  potrà esserlo  nell’immediato, ma senza nuovi progetti di sviluppo industriale  il futuro per le Banche non sarà così ”brillante”.

Dovremo iniziare a guardare alle nostre Banche non come ad aziende che “assistono” lo sviluppo del mercato reale e finanziario,  bensì come ad  imprese che, grazie alla loro professionalità e capacità,  potrebbero sviluppare l’operatività sui mercati Europei e Internazionali.

Una delle possibili  “proposte” a medio e lungo termine per costruire un sistema Bancario solido e  innovativo,   necessario allo sviluppo economico e sociale potrebbe essere:

8 – COSTITUZIONE  HOLDING
.(gli importi descritti sono puramente indicativi, suscettibili di modifiche e variazioni).

risulterebbe necessario costruire una holding (BANK GROUP HOLDING S.p.A.) con un capitale sociale di 10 MLD di euro composto dalla partecipazione di 15/20 istituti bancari italiani individuati tra quelli con la migliore capitalizzazione ed i più alti margini operativi.
(Intesa – Unicredit - Cassa Risp. di Bologna - Banca Carige - BNL - Cassa Risp. Biella e V
Cassa Risp. Parma e P. - Cassa Risp. Firenze - Banco Pop - Cassa Risp. del Veneto Cassa Risp. Asti - Nuova Banca delle Marche - Cassa Risp. Friuli V. G . - Mediobanca-Mediolanum – Unipol Banca - Fineco Bank - UBI Banca - Banca Generali – Credem
B. Pop. Sondrio - B. Pop. Emilia - B. Pop. Milano).

La BANK GROUP HOLDING S.p.A.  dovrebbe  costituire una holding  operante nel settore finanziario.

9 – COSTITUZIONE HOLDING - EURO  GOLD INVESTMENT S.p.A. - cap. soc. di 10 MLD di euro.
Composto da:
BANK GROUP HOLDING SPA  10 MLD
Aumento di capitale                      8 MLD
Sarebbe "auspicabile" che l’aumento di capitale  venisse sottoscritto da banche di livello Internazionale (Citigroup, Goldman Sachs, JP Morgan, ICBC, Wells Fargo, HSBC).
Schema operativo
  • ·         Quotazione alla Borsa di NY.
  • ·         Aumento di capitale sociale di 8 MLD di euro
  • ·         Emissione Obbligazioni 7 MLD di euro, di cui 3 MLD convertibili.
  • ·         Accesso a finanziamenti BCE per 5 MLD di euro.
  • ·         Apertura di uffici in Europa, Asia, Africa,  Stati Uniti.
  • ·         Raccolta del credito sui mercati Europei e Internazionali.
  • ·         Finanziamenti a “grandi” Imprese
  • ·         Finanziamenti a progetti di investimento e sviluppo Statali Europei e Internazionali
  • ·         Assistenza allo sviluppo di imprese Italiane per progetti industriali su mercati                Italiani Europei ed internazionali.
  • ·         Acquisto Bond Italiani, Europei ed Internazionali
  • ·         Acquisto Oro.
  • ·         Acquisizione  pacchetti azionari di imprese industriali e commerciali di rilevanza           Nazionale e Internazionale.
  • ·         Emissione di fondi di investimento.
  • ·         Creazione delle BANCHE REGIONALI ITALIANE
Mission
La   EURO  GOLD INVESTMENT S.p.A.
  • Opera sui mercati finanziari, industriali e commerciali Internazionali con particolare riguardo allo sviluppo economico-sociale Italiano. 
  • Promuove la “penetrazione” delle Imprese Italiane sui mercati Internazionali. 
  • Partecipa ai piani di investimento Pubblico di Stati Europei e Internazionali 
  • Crea fondi di investimento e li colloca sui mercati Internazionali.
11 - COSTITUZIONE BANCHE REGIONALI
Ho ritenuto di progettare un sistema costituito da 7 BANCHE REGIONALI  “accorpando” alcune Regioni per dare più forza ai nuovi soggetti economici.  (gli importi descritti sono puramente indicativi, suscettibili di modifiche e variazioni).

BANCA DEL NORD OVEST - Piemonte -  Val D’aosta – Liguria
Capitale sociale EGI  2 MLD di euro
Quotazione in Borsa  a Piazza Affari
Aumento di capitale sociale 0.500 MLD di euro
Emissione di obbligazioni 1.5 MLD di euro

NORD BANCA - Lombardia – Emilia Romagna
Capitale sociale EGI 7 MLD di euro
Quotazione in Borsa  a Piazza Affari
Aumento di capitale sociale 2 MLD di euro
Emissione di obbligazioni 4 MLD di euro

BANCA DEL NORD EST - Trentino A. A. – Friuli V. G. - Veneto
Capitale sociale EGI 3 MLD di euro
Quotazione in Borsa  a Piazza Affari
Aumento di capitale sociale 1 MLD di euro
Emissione di obbligazioni 2 MLD di euro

BANCA CENTRALE - Toscana – Sardegna – Marche – Umbria
Capitale sociale EGI  4 MLD di euro
Quotazione in Borsa  a Piazza Affari
Aumento di capitale sociale 1 MLD di euro
Emissione di obbligazioni 2 MLD di euro

BANCA CENTRO SUD - Lazio – Abruzzo – Molise
Capitale sociale EGI 4 MLD di euro
Quotazione in Borsa  a Piazza Affari
Aumento di capitale sociale 1 MLD di euro
Emissione di obbligazioni 2 MLD di euro

BANCA SUD EST - Puglia – Campania – Basilicata
Capitale sociale EGI 3 MLD di euro
Quotazione in Borsa  a Piazza Affari
Aumento di capitale sociale 1 MLD di euro
Emissione di obbligazioni 2 MLD di euro

SUD BANCA - Calabria – Sicilia
Capitale sociale EGI 2 MLD di euro
Quotazione in Borsa  a Piazza Affari
Aumento di capitale sociale 0.500 MLD di euro
Emissione di obbligazioni 1.5  MLD di euro
Schema operativo
  • ·         Operatività Regionale
  • ·         Intervento sui crediti deteriorati
  • ·         Acquisizione di Istituti di Credito
  • ·         Acquisto di pacchetti azionari e quote degli Istituti  di Credito Italiani
  • ·         Partecipazione allo sviluppo degli Istituti Bancari Italiani
  • ·         Assistenza allo sviluppo  delle imprese Italiane
  • ·         Acquisto bond  Regionali
  • ·         Assistenza a progetti di sviluppo e investimenti Regionali e Nazionali.
  • ·         Acquisto bond Statali
  • ·         Emissione Obbligazioni a medio e lungo termine
  • ·         Investimenti nelle Università per progetti di sviluppo e innovazione
  • ·         Emissione fondi di investimento
  • ·         Sviluppo e utilizzo di tecniche innovative per la gestione del credito
  • ·         Finanziamenti per aziende innovative nel settore internet, robotica, medicina e eco       sostenibilità
  • ·        Finanziamenti per lo sviluppo di aziende agricole
  • ·        Nuovo ufficio per lo sviluppo economico e l’innovazione I giovani che vogliono creare un’impresa, e gli imprenditori  che vogliono far crescere la loro azienda  spesso non hanno le dovute conoscenze e informazioni per agire.  Potrebbe essere istituita  una nuova figura,  il "consulente per lo sviluppo economico", che dovrebbe essere in grado di conoscere le tecniche di  marketing,  di sviluppo e innovazione, l’utilizzo dei big data e di internet nonché i metodi di accesso ai finanziamenti Europei per collaborare allo sviluppo delle Imprese.
Punti di forza del sistema Regionale
  • ·         Capitalizzazione
  • ·         Nessun credito deteriorato esistente
  • ·         Innovazione e tecnologie impiegate.
  • ·         Quotazione in borsa
  • ·         Restrizioni  operative per investimenti in prodotti finanziari ad alto rischio

Sintesi
La costituzione dell’ EURO GOLD INVESTMENT S.p.A. si rende  necessaria  per creare un nuovo soggetto finanziario Italiano  che operi a livello Internazionale.

Il lavoro delle  BANCHE REGIONALI  oltre  ad operare sul territorio Nazionale è diretto anche a “purificare” il  sistema Bancario dalle  sofferenze,  rendendolo  solido e affidabile.

Le Banche dovranno provvedere  a  trasferire il 50% delle sofferenze a  società specializzate nella gestione NPL, (Fortress, Cerberus, Park Street, Apollo, Blakstone, KKR).
Possiamo prevedere che tali aziende “paghino”  mediamente circa  il 10% dei crediti acquisiti (crediti che dovranno essere certificati da societa’ specializzate).

Contestualmente alla cessione delle sofferenze agli istituti specializzati, le Banche che lo riterranno utile o necessario provvederanno  ad un aumento di capitale.

Le BANCHE REGIONALI  sottoscriveranno  il 100% degli aumenti di capitale (azioni e quote).

Questo studio prende in esame  molte "cricità" del settore Bancario, che dovranno essere affrontate e risolte con “meccanismi  innovativi”. La volontà e la forza di intraprendere strade nuove cambierà  il nostro futuro.


                                                                                                                    

                                                                                                                      Alberto Branchetti


Pistoia, 25 luglio 2016

lunedì 16 maggio 2016

INNOVAZIONE SISTEMA ITALIA, FOGEPI - FONDO GENERALE PUBBLICO ITALIANO

di Alberto Branchetti

Oggi in Italia si recepisce questa voglia di privatizzare, privatizzare sembra l'unica strada per alleggerirsi dei deficit di bilancio o per incassare qualche miliardo di euro da investire in varie attivita'.
Le Aziende Pubbliche le suddivido in: utili, inutili, strategiche e Aziende Certe, queste poi le suddivido  in Aziende con bilanci in passivo o in attivo.
L'elenco delle aziende Statali e Parastatali  inutili e' lunghissimo, una volta individuate ovviamente andrebbero chiuse subito.
Le aziende Statali utili alla collettivita' anche se in passivo andrebbero ristrutturate e per prima cosa naturalmente cambiati i Manager ed i CDA.
Poi ci sono le aziende Pubbliche Strategiche, io ritengo strategiche per il nostro Paese, l'acqua potabile, l'energia elettrica, le strade e autostrade e le ferrovie, beni immobili e mobili di importanza storico-artistica, e certamente la TV Pubblica.
Le aziende Pubbliche Certe, sono quelle aziende che producono beni o servizi di cui lo Stato e i cittadini non potranno mai fare a meno,  certe volte coincidono anche con le aziende Strategiche.
Le aziende Pubbliche Certe le chiamo Certe perche'  proprio per loro natura avranno sempre un mercato e daranno, se gestite bene, sempre utili.
La mia idea nasce dalla necessita' oggettiva di incassare qualche miliardo di euro, ma anche di mantenere la proprieta' delle aziende Pubbliche Strategiche e di quelle Certe.
Per incassare i miliardi di euro necessari oggi e non vendere gli Asset Pubblici bisogna riuscire a dare molto  piu' valore a quello che si vende.
FONDO STATALE PUBBLICO
Io ho una visione diversa, creare una nuovo soggetto economico, che potra' in futuro essere utilizzato in altre situazioni, creare una SPA STATALE nel caso specifico FONDO GENERALE PUBBLICO ITALIANO, FOGEPI e collocare sul mercato le azioni di questo fondo Statale.
In breve, lo Stato cedera' le azioni e la proprieta' delle aziende Pubbliche Strategiche e di quelle  Certe alla FOGEPI, successivamente andremo a quotare in borsa la FOGEPI, (magari presso la borsa di NY o di Londra) e collocheremo soltanto fino al 30% del pacchetto azionario.
Il prezzo delle aziende Statali da privatizzare sarà piu' alto collocando sul mercato le azioni della FOGEPI  che vendendole singolarmente.
Le azioni della FOGEPI interesseranno sicuramente ai  Fondi Sovrani  ed  investitori internazionali di primo livello, questi  saranno ben disposti a pagare un prezzo più alto per le azioni della FOGEPI, cosa che certo non accadra' per l'acquisto di azioni di aziende Pubbliche Italiane  piccole rispetto al panorama mondiale, quindi non "appetibili".



Alberto Branchetti